Citera (chiamata anche Cerigo, Kythera o Kythira) è l’isola greca a cavallo tra due mari: lo Ionio e l’Egeo. Crocevia di culture, sembra perennemente in bilico tra l’eleganza veneziana delle isole Ionie (di cui ufficialmente fa parte) e l’immagine da cartoline delle Cicladi.
Gli amanti di archeologia e reperti antichi scelgano un’altra isola: devastata da terremoti e saccheggi, Citera conserva ben poco del suo passato millenario. Oppure si lascino suggestionare dai tanti miti e leggende dell’isola, a cominciare da quella che vede in Citera il luogo di nascita di Venere, dea dell’amore e della bellezza.
Secondo altre leggende la dea nacque a Cipro, ma è facile credere che una creatura divina possa emergere dalle acque cristalline che bagnano quest’isola.
Arida e contadina, Citera sonnecchia per dieci mesi all’anno e si anima solo a luglio e agosto con il ritorno dei turisti. Rimasta a lungo fuori dai principali circuiti turistici, è un’isola che finora ha attirato principalmente un turismo nazionale: perfetta per chi vuole vedere una Grecia più autentica e vivere a contatto con la popolazione locale.
Il periodo migliore per andare a Citera è l’inizio o la fine dell’estate, quando fa già abbastanza caldo per godersi il mare e le spiagge ma l’isola è ancora molto tranquilla. I mesi di luglio e agosto sono quelli in cui l’afflusso turistico è maggiore, con conseguente aumento del prezzo di voli e hotel.
Se amate l’escursionismo potete visitare Citera anche in primavera e in autunno, con il vantaggio di prezzi più bassi e un clima più adatto al trekking.
Non può vantare attrazioni famose a livello internazionale, ma l’isola di Citera è ricchissima di cose da vedere e da fare.
Almeno una mezza giornata va dedicata alla Chora, passeggiando per le sue ripide viuzze e curiosando tra i negozietti. L’attrazione principale della città è il Kastro, una fortezza costruita dai veneziani all’inizio del Cinquecento che rappresenta un eccezionale punto panoramico. Se siete interessati di storia e arte potete visitare anche il Museo Archeologico e il Museo d’Arte Bizantina.
Non meno interessanti sono i piccoli e caratteristici villaggi dell’entroterra, come Potamos, Karavas, Mylopotamos. Qui potrete fare acquisti nei mercatini o nei negozietti di artigianato, provare specialità locali e godervi momenti di pace in uno splendido scenario naturale.
Dal villaggio di Mylopotamos parte un magnifico sentiero a piedi che segue il fiume. Lungo il cammino potrete vedere cascate, laghetti e mulini: in un’ora potrete arrivare all’ultimo laghetto. Da lì è possibile tornare al villaggio lungo lo stesso sentiero oppure raggiungere la costa con altre due ore di cammino.
Un’altra attrazione da non perdere a Citera è il faro Moudari sul promontorio di Spathi, alto ben 25 metri. Chiedendo informazioni agli abitanti del villaggio è possibile salire in cima al faro e godersi una vista spettacolare.
Molto suggestiva è anche la Grotta di Aghia-Sofia, una grotta adibita a chiesa dedicata a Santa Sofia, decorata con affreschi medievali.
Citera vanta una gran varietà di spiagge, sia di sabbia che di roccia. La maggior parte si concentra lungo la costa sud dell’isola.
La spiaggia più famosa di Citera è quella di Kapsali, divisa in due da un istmo: una parte è sabbiosa e attrezzata, l’altra è a ciottoli e libera. Alle spalle della spiaggia sorge una fila di bar e ristorantini.
È un ottimo compromesso tra natura e comodità, perfetta per chi vuole una vacanza pigra e per chi viaggia con bambini. Non la consigliamo invece a chi ama la tranquillità perché è la spiaggia più frequentata dell’isola e a volte risulta un po’ chiassosa.
La miglior spiaggia di Citera per chi cerca comodità è Paleopoli, la più lunga dell’isola. Si trova lungo la costa est e si raggiunge facilmente in auto grazie ad una strada che le corre parallela. È dotata di numerosi servizi.
Tornando nella zona sud altre due belle spiagge sono Melidoni e Chalkos, entrambe spiagge attrezzate incastonate in suggestive baie. Si raggiungono in auto percorrendo un tratto di strada sterrato. Tra le due, Melidoni è più tranquilla.
Una splendida spiaggia lungo la costa est è Kaladì, una spiaggia di ciottoli divisa in tre zone da grossi scogli che si raggiunge scendendo una ripida scalinata in pietra. Kaladì è molto amata per le immersioni: nelle sue acque i sub esperti potranno ammirare il relitto di una nave affondata all’inizio dell’Ottocento.
La più remota spiaggia di Citera è l’incantevole Kyriakoulou, raggiungibile solo in barca. È una spiaggia nascosta tra alti promontori rocciosi, ideale per chi vuole trascorrere un paio d’ore in solitudine e per chi ama nuotare in acque profonde.
Altre spiagge da non perdere a Citera sono: Kombonada, Firi Ammos, Agios Nikolaos, Diakofti, Limnionas, Agia Pelagia.
Rispetto ad altre isole greche il turismo a Citera è meno sviluppato, ma questo non deve farvi pensare di poter cercare un hotel una volta arrivati sull’isola.
L’offerta di alloggi a Citera è scarsa e nei mesi di luglio e agosto questi vengono presi d’assalto dai turisti greci: è dunque necessario prenotare in anticipo.
Prevalgono gli hotel di fascia medio-bassa (2-3 stelle), ma è possibile trovare anche sistemazioni più lussuose come case rurali di charme o hotel spa. Per qualcosa di più economico cercate un b&b o, se siete un gruppo di amici, scegliete un appartamento per dividere la spesa.
In tutto Citera conta una quarantina di villaggi: le località turistiche si concentrano a sud, mentre il nord è una zona più autentica, adatta a chi vuole immergersi nella cultura locale.
Il capoluogo dell’isola, Chora, è la tipica cittadina greca abbarbicata lungo le pendici di una collina, con l’immancabile cascata di casette bianche. Conta poco più di 200 abitanti: questo numero sale esponenzialmente in estate, ma Chora rimane una città tranquilla, compiaciuta dei suoi piccoli tesori.
Sono disponibili i servizi essenziali e una gran quantità di ristorantini e taverne tradizionali: niente di chic, ma la cucina è gustosa e i prezzi molto buoni.
Kapsali e Livadi sono le principali località turistiche di Citera. Non aspettatevi una sfrenata vita notturna o lunghe vie pedonali fiancheggiate da negozi e ristoranti: si viene qui principalmente per i paesaggi e per le belle spiagge.
Kapsali è una distesa di basse casette a ridosso di una magnifica baia riparata dal vento; Livadi è una manciata di case a soli 6 km dalla Chora.
Diakofti è il principale porto dell’isola, dove arrivano i traghetti. Si trova in realtà su un piccolo isolotto collegato all’isola di Citera da un ponte.
Per molti è solo un approdo da abbandonare velocemente, ma non va scartata a priori l’idea di soggiornare in questa cittadina: in fondo è la prima che incontrerete ed è anche molto scenografica.
Il modo più semplice e veloce per arrivare a Citera dall’Italia è prendere un volo low cost per Atene e da lì uno nazionale per l’isola. Esistono anche voli da Salonicco e dalle isole di Corfù, Cefalonia e Zante, ma non vengono confermati ogni anno.
Arrivare in traghetto è piuttosto difficile perché i collegamenti sono scarsi e anche questi non vengono confermati ogni anno.
Quando disponibili, i traghetti per Citera si possono prendere dal porto del Pireo ad Atene o dal porto di Neapoli sul Peloponneso. La seconda soluzione è più comoda per chi arriva in auto dall’Italia con un traghetto per Patrasso.