Storia, arte e cultura della Grecia

Culla della civiltà occidentale, la Grecia è una terra ricca di storia, arte e cultura e il suo popolo è particolarmente attaccato alle proprie tradizioni.
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La Grecia è una terra ricca di storia, arte e cultura tanto da essere definita la culla della civiltà occidentale. La cultura della Grecia si è evoluta nel corso di migliaia di anni, a partire dalla civiltà Minoica e la Dorica che hanno lasciato sull’intero territorio greco importanti testimonianze della loro grandezza.

I templi e teatri sono tra i più notevoli edifici superstiti. La Grecia è il luogo dove hanno avuto origine la tragedia e la commedia che venivano rappresentate all’interno di maestosi teatri, frutto di sapienti calcoli strutturali che permettevano la migliore messa in scena e il maggiore coinvolgimento emotivo del pubblico, luoghi dove la polis si riuniva per celebrare le antiche storie dei miti scritti da Eschilo, Sofocle ed Euripide per la tragedia, Cratino e Aristofane per la commedia, solo per fare alcuni nomi.

Immenso anche il pensiero filosofico antico greco di cui i maggiori rappresentanti sono stati Socrate, Democrito, Platone e Aristotele.

I musei in Grecia sono molti e di grande importanza come i siti archeologici, tra cui i più importanti sono l’Acropoli e il Museo dell’Acropoli, l’Agorà di Atene, il Museo Archeologico Nazionale di Atene, l’Oracolo di Delfi e il Museo Archeologico di Delphi e il Palazzo dei Grandi Maestri nella città di Rodi, che abbracciano oltre 4 mila anni di storia, testimoni della grandezza prima della Grecia micenea, poi del periodo classico, attraverso il dominio dell’impero romano e in seguito dell’impero bizantino. Altri siti da non perdere, anche siti patrimonio dell’Unesco, sono il palazzo minoico di Cnosso a Creta, il monumento bizantino di Nea Moni di Chio, il Muro di Policrate e il Tunnel di Eupalinosa a Samos e i monasteri arroccati di Meteora a Kalabaka.

Costumi e tradizioni

Il tempio di Zeus a Olimpia

Il popolo greco è particolarmente attaccato alle proprie tradizioni, soprattutto nelle isole greche dove la cultura greca, che varia da villaggio a villaggio, è tramandata anche attraverso i costumi tradizionali, feste religiose o meno e, talvolta, il cibo. La cultura greca moderna tende ad unire elementi occidentali e orientali.

Una cosa da tenere a mente è che greci pur essendo molto religiosi sono molto superstiziosi e praticamente tutti pensano che qualcuno possa lanciargli il malocchio, per gelosia o invidia, attraverso i complimenti. Per evitare il malocchio, tra le altre cose, i greci indossano una piccola perla blu, con un occhio bianco dipinto su di esso.

L‘onomastico per i greci ha lo stesso valore, se non di più, del compleanno, il fidanzamento è preso molto sul serio e viene celebrato con una serie di riti che in realtà è una sorta di piccolo matrimonio, e la Pasqua è la festa religiosa più importante per i greci ed è un miscuglio di sacro e profano molto sentito in tutta la nazione.

La cucina greca è condivisione di cibo e bevande con parenti e amici ed è uno degli elementi fondamentali della cultura. I liquore hanno un ruolo importante nei pasti: l’Ouzo è la bevanda alcolica più famosa della Grecia, mentre lo Tsipouro, a Creta è chiamato Raki, è simile all’Ouzo ma con un gusto più forte di anice.

Il Rebetiko

Il Rebetiko nasce in Asia Minore ed è una narrazione cantata, di origine popolare, accompagnata dalla musica del bouzouki e del baglamas. Il narratore è un uomo dalla voce ruvida e il brano è aperto dalla taximi (improvvisazione). I temi generalmente trattati, spesso in modo satirico, danno voce ai sentimenti umani e questo spiega il grande successo popolare che ebbe il rebetiko, soprattutto tra gli anni venti e quaranta.

Gli strumenti musicali

Il bouzouki fa parte della famiglia dei liuti. Il numero delle corde varia da un minimo di 4 a un massimo di 12. Tracce di strumenti simili si ritrovano nelle civiltà preelleniche e egizie. Il baglamas è un piccolo bouzouki, lungo al massimo 60 centimetri e risale all’epoca bizantina, quando veniva usato nelle chiese per dare la tonalità al cantante. Altri strumenti tipici sono l’outi, un liuto dal manico corto, il sandouri (strumento trapezoidale a corda) e il tombeliki, un tamburo.

I balli

Il ballo del Rebetiko è lo zeibekiko, una serie di figure sempre più complesse eseguite da un solo uomo. Il chassapiko è una danza di tre uomini che si tengono per la spalla e il suo nome, macellaio, risale al periodo della dominazione ottomana. La tsifteteli è una danza del ventre eseguita da una donna.

Musei in Grecia

Sono molti i Musei della Grecia che racchiudono importantissimi reperti archeologici, provenienti da alcuni dei siti archeologici più importanti del Paese come Delfi, Delos e Olimpia, solo per citarne alcuni, musei bizantini o musei del folklore.

La Grecia ha più di 100 musei archeologici tra cui non potete mancare di visitare il Museo dell’Acropoli, il Museo Archeologico Nazionale di Atene e il Museo Archeologico di Salonicco e oltre 50 musei di arte popolare che conservano viva i valori della ricca cultura greca moderna. Inoltre la Grecia ospita 3 musei di arte teatrale, il Museo sul Teatro Greco, il Museo Kotopouli Marika e il Museo Spathario Ombra Theatre.

La maggior parte dei musei in Grecia sono aperti tutti i giorni tranne il lunedì.

I musei da non perdere in Grecia

Siti archeologici in Grecia

L’Acropoli di Atene

Il fascino del passato è ancora vivo in Grecia ed è impossibile non esserne ammaliati. Ogni angolo del paese ellenico è praticamente un sito archeologico: il Peloponneso, il monte Olimpo, Delo, Delfi, Argo, Micene, Cnosso, Sparta, Corinto e, per finire ma sicuramente non l’ultima, la capitale Atene.

Dalla fine dell’Ottocento la Grecia è stata territorio di missioni archeologiche anche da parte di altre nazioni. Iniziò la Francia e oggi operano in Grecia ben quindici paesi stranieri, ognuno presente sul territorio con più gruppi di scavo.

Alcuni siti archeologici in Grecia

Acropoli di Atene

L’Acropoli di Atene è la più rappresentativa delle acropoli greche e monumento di importanza mondiale. E’ una rocca, spianata nella parte superiore, che si eleva sopra la città di Atene.

Cencrea

E’ un insediamento costiero incluso nel municipio di Corinto. Affacciata sul golfo Saronico, la città fu, durante il periodo classico, uno dei due porti marittimi della polis dorica ed uno dei più importanti scali commerciali greci.

Cnido

Situata nell’Anatolia, nella regione della Caria, Cnido era una antica città greca. Dell’antico insediamento sopravvivono alcuni reperti monumentali come i muri ciclopici, i resti di due porti e due teatri, oltre alle tracce di un grande edificio, forse un tempio.

Cnosso

Posto nella parte centrale dell’isola di Creta, Cnosso è il più importante sito archeologico dell’età del bronzo. Fu un importante centro della civiltà minoica e il suo palazzo è legato al mito di Minosse e del labirinto costruito da Dedalo, e a quello di Teseo e il Minotauro.

Delfi

Delfi, conosciuta anche come Delphi, è un importante sito archeologico sulle pendici del monte Parnaso. Era l’ombelico del mondo greco, la sede del più importante e venerato oracolo del dio Apollo.

Delo

Delo o Delos è una piccola isola delle Cicladi nei pressi di Mykonos. Nell’antichità l’isola si chiamava Ortigia o Ortyghia, ed è stata abitata sin dal 3000 a.C..

Epidauro

Epidauro è una piccola città greca dell’Argolide, conosciuta principalmente per il suo santuario dedicato ad Asclepio e per il suo teatro, ancora utilizzato al giorno d’oggi per accogliere rappresentazioni teatrali.

Festo

Situata nella parte meridionale dell’isola di Creta, Festo è uno dei siti più importanti della civiltà minoica.

Heraion di Samos

L’Heraion di Samos è un tempio dedicato ad Era che si trova sull’isola di Samos nell’Egeo nordnrientale, costruito dagli architetti Theodoros e Rhoikos nel 540 a.C..

Micene

Nei pressi della città di Argo, l’antica città di Micene aveva un’acropoli, sulla quale sono rinvenibili la celebre porta dei Leoni, la tomba di Agamennone e il palazzo reale.

Olimpia

Luogo di culto di grande importanza, Olimpia è soprattutto famosa per essere la sede dell’amministrazione e dello svolgimento dei giochi olimpici.

Pythagoreion

Il Pythagoreion, sull’isola di Samos, è un complesso costituito da un antico porto fortificato e dai resti di numerose strutture di epoca greca e romana, fra cui un notevole antico acquedotto.

Tirinto

Tirinto è un’antica città dell’Argolide, in Grecia. Della città restano soltanto alcuni resti archeologici: le mura e le rovine del Palazzo reale, scoperto da Heinrich Schliemann tra il 1884 e il 1885.

Vergina

Vergina o Verghina è un paesino del nord nella regione della Macedonia Centrale. E’, al giorno d’oggi, è uno dei più importanti luoghi archeologici. Prende il nome da una leggendaria regina morta suicida nel fiume Aliakmone dove si era gettata per non cadere nelle mani dei turchi. Con la scoperta della tomba di Filippo II, è stato dimostrato che la prima capitale della Macedonia antica è da identificare proprio in Vergina.

Storia della Grecia

Il sito archeologico di Cnosso

La Grecia antica è stata la culla del progresso occidentale. La sua filosofia, il teatro, la medicina, l’arte, la democrazia e lo sport hanno segnato la cultura di tutti noi e ancora oggi la storia della Grecia si cela dietro la nostra quotidianità e il nostro mondo.

La preistoria

I primi insediamenti umani risalgono a 40 mila anni prima di Cristo, soprattutto nella parte settentrionale dell’odierna Grecia. In seguito si formano diverse aree regionali, corrispondenti alla Grecia Continentale, area “elladica”, a Creta, area “minoica”, all’Egeo, area “cicladica”, e all’Asia Minore, area “troiana”.

La civiltà micenea

Verso la fine del III millennio a.C., l’area greca segue due sviluppi diversi: Creta e le Cicladi si caratterizzano per l’espansione delle città e per il mantenimento di un intenso livello di scambi, mentre nel Peloponneso e nella Grecia Centrale e Settentrionale si ha una decisiva regressione culturale.

Tra il XVI e la prima metà del XV secolo a.C. in molte aree della Grecia Meridionale e Centrale si sviluppano le comunità micenee che, nel corso del XV secolo a.C., iniziano l’espansione nell’Egeo: a Cipro, in Asia Minore e in Egitto. I Micenei sostituiscono i cretesi e fra il 1.300 e il 1.200 a.C. la loro cultura, con lo sviluppo definitivo dell’architettura palaziale, è all’apice a Micene, Tirinto, Pilo, Atene, Tebe e Orcomeno.

Rispetto alla civiltà minoica, si nota la collocazione degli insediamenti in luoghi ben difendibili e fortificati.

Il periodo arcaico

Il periodo arcaico giunge fino al VIII secolo a.C.. La Grecia lentamente esce dalla regressione micenea, riprende gli scambi economici, le attività agricole e produttive, la crescita demografica, lo sviluppo di luoghi di culto, la formazione di comunità cittadine e la riscoperta della scrittura. La Grecia alto-arcaica ha ancora una elevata caratterizzazione regionale e si divide in

L’antichità classica

L’inizio del periodo greco antico coincide tradizionalmente con la data della I Olimpiade (776 a.C.). Invece la data tradizionale per la fine del periodo greco antico coincide con la morte di Alessandro Magno, nel 323 a.C., o con l’integrazione della Grecia nell’Impero romano nel 146 a.C..

Nel corso del VIII secolo a.C., i poteri che erano del sovrano miceneo passano progressivamente nelle mani dei capi delle famiglie più aristocratiche, che si spartiscono le competenze del monarca. Gli insediamenti urbani rinnovati assumono il nome di pòleis. La polis è una società politica, strutturata intorno alla nozione di cittadinanza all’ideologia comunitaria.

Le nuove città si sviluppano intorno al tempio della Divinità protettrice e all’agorà, la grande piazza dove il popolo si riunisce e prende le decisioni collettive riguardo la vita civile della polis.

Lo stato federale

Accanto alla Grecia di polis, o stato cittadino, fin dall’arcaismo, c’è lo Stato Federale, composto dalle singole etnie che abitavano la regione. Lo Stato Federale è caratterizzato dalla coesistenza di una cittadinanza federale con una cittadinanza locale. Nel IV secolo a.C., con l’indebolimento della polis, gli stati federali acquistano un ruolo progressivamente maggiore.

Le colonie greche

Tra l’VIII ed il VII secolo a.C., i coloni greci si stabiliscono sulle coste del sud Italia (Basilicata, Calabria, Campania, Puglia) e fondano diverse città che, Verso il III secolo a.C., si definiscono facenti parte della Magna Grecia e che nel corso del III secolo a.C. vengono annesse a Roma.

L’età ellenistica

Filippo II di Macedonia riesce ad imporre, nel 346 a.C, la pace e l’unità tra le diverse polis. In seguito alle conquiste del figlio Alessandro Magno, la cultura greca si unisce con quelle dell’Asia Minore, l’Eurasia, l’Asia Centrale, la Siria, la Mesopotamia, l’Iran, l’Africa del Nord, l’India, e nasce una civiltà – detta ellenistica – che è ancora oggi modello insuperato di filosofia, religione, scienza ed arte.

Questa civiltà si diffonde dall’Oceano atlantico all’India, e la sua cultura riesce a dare un notevole impulso al diritto, all’economia ed alla politica che in seguito saranno alla base della civiltà romana. L’età ellenistica vera e propria si fa convenzionalmente iniziare con il 323 a.C., anno della morte di Alessandro, e terminare con la conquista romana dell’Egitto (battaglia di Azio del 31 a.C.).

La dominazione romana

Atene, Pergamo e Rodi, attaccate da Filippo e dalla Siria, invocano la protezione di Roma, che aveva appena concluso la Seconda guerra punica contro i Cartaginesi. La Grecia diviene un protettorato romano nel 146 a.C., mentre le isole dell’Egeo entrarono a farvi parte nel 133 a.C.. La Grecia diventa una delle province chiave dell’Impero romano.

La cultura romana si ellenizza e Roma porta in Grecia il proprio diritto, le proprie istituzioni e la propria tecnologia civile e militare. La pax romana permette alla Grecia di prosperare economicamente e socialmente fino al periodo delle invasioni barbariche. A partire dalla seconda metà del I secolo la Grecia e l’Oriente ellenizzato (Asia Minore in particolare) iniziano a cristianizzarsi.

Nel V secolo d.C., con la distruzione dell’Impero dovuto alle invasioni barbariche, la Grecia è invasa e saccheggiata. Sebbene rimane all’interno dell’Impero romano d’Oriente, la Grecia assume una posizione più marginale e molte sue città iniziano un graduale ed inarrestabile processo di decadenza.

La penisola greca in età medioevale e sotto la dominazione turca

Le crociate trasformano Costantinopoli nella capitale dell’Impero Latino e la Grecia rimane una delle roccaforti della cristianità, fino alla conquista dell’impero ottomano, avvenuta il 29 maggio del 1453.

L’età contemporanea

I turchi dominano l’intera Grecia fino ai primi decenni del XIX secolo. Nel 1821, con la Guerra d’indipendenza greca, i greci dichiarano l’indipendenza del paese, alla quale si arriva ufficialmente solo nel 1829. Il danese Giorgio I sostituisce Ottone I alla guida del paese. Nella prima guerra mondiale la Grecia entra a fianco dei futuri vincitori e riesce ad ottenere un’estensione territoriale a est.

Alla fine della II guerra mondiale la Grecia viene liberata dai nazisti tedeschi, ma viene colpita da una lunga guerra civile. Le forze governative del re hanno la meglio sui comunisti e la Grecia diventa un protettorato degli USA. Nel 1974 la dittatura cade in seguito alla conquista turca del nord di Cipro e in Grecia torna la democrazia. Inizia il processo che porta la Grecia all’integrazione nella Comunità Europea.

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