Ci sono molte cose da vedere ad Atene tra cui la principale è sicuramente l’Acropoli. Oltre a questo importante sito archeologico che svetta sulla cima di una collina nel cuore della città vi consigliamo di visitare l’Agorà, il secondo sito per importanza della capitale Attica che si adagia ai piedi della roccia sacra.
Plaka, Monastiraki e Thisio sono i quartieri di Atene più apprezzati dai turisti, mentre i giovani si ritrovano a Psiri e Gazi dove si concentra la vita notturna. D’estate, tuttavia, il centro tende a svuotarsi e la gente si riversa nei distretti del lungomare!
Descrivere in poche righe quello che Atene può offrire al visitatore è impossibile: Atene è oramai una capitale moderna dove l’arte antica si mescola con le nuove architetture e le taverne greche tradizionali si affiancano ai nuovi locali alla moda, il tutto dominato dall’Acropoli, culla della civiltà occidentale.
Alle luoghi di interesse principali come l’Acropoli1, il Museo Archeologico Nazionale2, l’Agorà3 e Piazza Syntagma4
abbiamo dedicato un approfondimento.
Il Tempio di Zeus, la più grande struttura di culto di tutta la Grecia antica, si trova nel cuore di Atene tra l’Acropoli e piazza Syntagma. La sua costruzione è stata portata a termine nel 131 d. C. da Adriano dopo quasi 700 anni di lavori ma oggi possiamo purtroppo solo immaginare il suo antico fasto.
Costruito in marmo bianco, il tempio dedicato al re dell’Olimpo impressionava gli ateniesi con le sue 104 imponenti colonne corinzie di cui solo 15 esemplari possono essere ammirate oggi ancora in piedi mentre una sedicesima giace a terra dopo che una tempesta l’ha abbattuta nel 1852.
Le colonne del Tempio di Zeus, alte 17 metri e ognuna con un diametro di un metro e 70 centimetri, erano disposte su due file di venti ciascuna sui lati lunghi del tempio mentre sotto i frontoni, sui lati corti, svettavano 3 file da 8 colonne ciascuna.
Il Tempio di Zeus Olimpio, originariamente lungo 96 metri e largo 40, può essere ammirato dall’Acropoli e le sue rovine sono romanticamente illuminate di notte.
La collina dell’Areopago si trova nel centro di Atene e offre meravigliose viste sulla città e sull’Acropoli. La collina è un popolare luogo di ritrovo.
Un ottimo punto di osservazione su Atene, sull’Acropoli, sul Mar Egeo e il porto del Pireo si ha dalla collina dell’Areopago, uno sperone marmoreo intorno a cui si sviluppano alcuni miti tra cui il processo del consiglio degli dei ad Ares per l’uccisione di Alirrozio, figlio di Poseidone.
Fino al 462 a. C. sulla collina si riunivano gli anziani della città e tenevano qui il loro consiglio ma in seguito ad alcune riforme fu spogliato da queste funzioni trasformandolo in terra di sangue. In epoca classica, infatti, venivano eseguite qui le condanne a morte ordinate dalla corte di Atene per i reati di omicidio, tradimento e corruzione.
Troviamo anche il nome di San Paolo legato alla collina dell’Areopago: del suo secondo viaggio missionario, svoltosi tra il 49 e il 52 d. C. volto a portare delle piazze pubbliche della metropoli intellettuale dell’ellenismo, possiamo rintracciare dei resti di un’antica chiesa dove Paolo era solito parlare ai suoi seguaci.
Oggi la collina dell’Areopago è un luogo di ritrovo per i giovani soprattutto nelle calde sere estive quando non è difficile incontrare gruppi di ragazzi intenti a cantare e suonare la chitarra o a sorseggiare un paio di birre in compagnia di una vista magica.
Il trionfale Arco di Adriano si trova vicino a piazza Syntagma, tra la roccia sacra dell’Acropoli e il tempio di Zeus Olimpio, ed è alto 18 metri.
L’Arco di Adriano è una struttura trionfale che si trova vicino a piazza Syntagma proprio tra la roccia dell’Acropoli e il tempio di Zeus Olimpio, all’incrocio tra la trafficata Leoforos Vasilissis Olgas e Leoforos Vasilissis Amalias.
Costruito in marmo pentelico nel 132 d. C. per celebrare l’arrivo dell’imperatore romano Adriano e ringraziarlo per le sue beneficenze per la città di Atene, secondo alcune iscrizioni sull’architrave doveva fungere da divisorio tra la città nuova romana e la città antica greca.
L’arco è alto 18 metri e largo 12,5 con una profondità di 2,3 e la sua architettura richiama gli archi romani.
Nel XVIII secolo l’Arco di Adriano fu una delle sette porte nel muro difensivo che i Turchi costruirono attorno alla città contro l’attacco dei predoni albanesi.
Lo Stadio Panatenaico si trova tra le colline di Agra e Ardettos sulla Vassileos Konstantinouha. Nel 1896 ha ospitato i primi giochi olimpici moderni.
Lo Stadio Panatenaico, cioè lo stadio di tutti gli ateniesi, fu costruito nel IV secolo a. C. per ospitare le competizioni atletiche volte a celebrare la città di Atene.
Nel corso della sua storia lo Stadio ha subito molti cambiamenti, alcuni dei quali radicali, tanto che dopo secoli di completo abbandono fu completamente restaurato nel 1895 da un facoltoso mecenate greco per ospitare i primi Giochi Olimpici dell’era moderna che si sarebbero tenuti l’anno successivo.
Costruito in una piccola conca naturale tra le colline di Agra e Ardettos, sulla Vassileos Konstantinou, nel cuore di Atene: la struttura attuale ha la forma di ferro di cavallo, con una pista lunga 204,07 metri e larga 33,35, ed è dovuta alla ristrutturazione ordinata da Erode Attico ed effettuata tra il 140 e 144 d. C., che ha introdotto anche le sedute in marmo per gli spettatori.
In pista le lastre di marmo delimitano la linea di partenza e la linea di arrivo mente l’ingresso fu arricchito con un propileo in ordine corinzio.
Con il cristianesimo e il conseguente divieto di celebrazioni pagane e spettacoli barbari di epoca romana, lo Stadio Panatenaico cadde in disgrazia e in abbandono tanto che i suoi splendidi marmi furono utilizzati per costruire gli edifici di Atene.
Lo stadio è aperto 7 giorni su 7, durante tutto l’anno. Il costo dell’ingresso è di 3 euro e comprende un tour audio disponibile anche in italiano e un opuscolo in inglese, francese e greco contenente informazioni sulla struttura.
I Giardini nazionali si trovano dietro il Parlamento greco. Al loro interno si trovano un laghetto, un piccolo zoo, un museo botanico e un parco giochi.
I Giardini nazionali si trovano nel cuore di Atene subito dietro il palazzo che ospita il Parlamento greco. Questa vera e propria oasi verde è il luogo ideale per sfuggire alla frenesia della città.
L’area dei Giardini nazionali comprende quasi 16 ettari e si estende a sud verso lo stadio Panatenaico.
Non solo natura ma anche memorie dell’antica civiltà greca nei Giardini nazionali di Atene, testimonianze che giungono fino a noi grazie ad alcune rovine tra cui capitelli corinzi, busti e mosaici.
Progettati da Amalia di Oldenburg, la regina consorte di Ottone, il primo re della Grecia moderna, i Giardini nazionali sono aperti al pubblico dall’alba al tramonto. L’ingresso principale si trova su Vassilissis Amalias, ma è possibile accedere anche da Vasilissis Sofias, da Irodou Atticou e dal parco dello Zappeion.
All’interno dei Giardini troverete un laghetto, 5 piccoli stagni, un piccolo zoo, un museo botanico, un piccolo bar e una biblioteca per bambini oltre ad un grande parco giochi.
Lungo le strette vie, i percorsi hanno una lunghezza totale di 7 chilometri e mezzo, potrete osservare numerose piante ornamentali, gli elementi culturali fortemente voluti dalla regina Amalia e il pavimento a mosaico di una villa romana oltre ai resti delle terme romane.
Il grande complesso delle Terme Romane si trova all’interno dei Giardini Nazionali nelle vicinanze del fiume Ilissos. La struttura risale al VI secolo.
Le rovine delle Terme romane di Atene sono venute alla luce nel corso dei lavori di costruzione di un pozzo di areazione per la metropolitana.
Il grande complesso termale, costruito nelle vicinanze del fiume Ilissos all’interno dei Giardini Nazionali, risale al VI secolo ed è ben conservato.
Sotto il dominio di Adriano, durante l’espansione della città e dopo il completamento del tempio di Zeus e la costruzione dell’Arco di Adriano, l’area dove sorgono i Giardini Nazionali fu annessa all’urbe. Le terme romane furono costruite dopo l’incursione Eruli della fine del III secolo, e sono stati riparati ed ampliati nei secoli V e VI.
Il sito archeologico è stato conservato, coperto, e reso accessibile al pubblico dal 2004.
Lo Zappeion è un esempio sensazionale del tardo classicismo ateniese. Lo stabile si trova tra i Giardini nazionali e il Parlamento e ospita belle mostre.
Lo Zappeion è uno dei più bei palazzi di Atene, un esempio sensazionale del tardo classicismo ateniese.
Costruito nella seconda metà dell’ottocento per volere di Evangelis Zappas, un greco emigrato da anni in Romania dove aveva fatto fortuna, era stato pensato esclusivamente per ospitare i campionati di scherma dei Giochi Olimpici del 1896.
Lo Zappeion si trova tra i Giardini nazionali, il palazzo del Parlamento e l’antico tempio di Zeus, e oggi è utilizzato per ospitare mostre pubbliche e privato oltre ad alcune cerimonie tanto da essere chiamato il piccolo parlamento.
Il palazzo, dipinto con i tradizionali toni ricchi di ruggine che sono stati utilizzati in molti antichi edifici greci, ha una pianta a semicerchio, delle splendide proporzioni, e dispone di un ampio spazio aperto ovale circondato da un colonnato a due piani.
La collina del Licabetto è il punto più alto di Atene. In cima si trovano una piccola cappella, un lussuoso caffè – ristorante e un teatro all’aperto.
La collina del Licabetto è il punto più alto nel cuore di Atene e da qui potete godere di una stupenda vista sull’Acropoli, sulla città ma non solo.
La collina è un vero e proprio polmone verde nel cuore della fitta urbanizzazione della capitale greca e nei giorni più limpidi vi regalerà dei bellissimi scorci anche sulle montagne circostanti, sul bacino dell’Attica fino alle isole di Egina e Salamina.
E’ possibile raggiungere la collina del Licabetto a piedi grazie al sentiero che parte da Loukianou, oppure in auto, o in funicolare con partenze ogni 30 minuti dal quartiere di Kolonaki.
In cima al colle troverete la piccola cappella consacrata a San Giorgio, un lussuoso caffè – ristorante con splendida terrazza e il teatro all’aperto del Licabetto dove vengono ospitati diversi spettacoli musicali anche di artisti internazionali.
Il Planetario di Atene è la struttura digitale più grande e avanzata del mondo. Inaugurato nel 2003 ha una cupola del diametro di 25 metri.
Atene vanta una struttura all’avanguardia nel campo dell’astronomia. Proprio qui si trova, infatti, il Planetario digitale più grande e avanzato del mondo. La struttura della Fondazione Eugenides, inaugurata nel 2003, si estende su una superficie di 950 metri quadrati ed è fornita di 280 posti a sedere.
La cupola ha un diametro di 25 metri: lo schermo a 360 gradi dona al pubblico l’illusione di essere trasportati in vari punti del pianeta del tempo.
Gli spettacoli sono in gran parte produzioni proprie della Fondazione, realizzati con l’ausilio di personale tecnico qualificato a sua disposizione, e comprendono le proiezioni digitali, film e grandi produzioni internazionali.
Nella mappa seguente potete vedere la posizione dei principali luoghi di interesse citati in questo articolo.